martedì 4 luglio 2017

e-state (anche Cit.)

stiamo costruendo una generazione di futuri nonni tatuati. fra 20-30anni le spiagge ne saranno gremite, uno per ogni secchiello. bisogna vivere il presente giusto, nessuna rinuncia. solo non ce li vedo.
i nonni nel nostro immaginario sono rugosi, sorridenti, fermi seppur tremuli e con le forme tipiche di chi la vita l'ha già assaporata. sfoggeranno per lo più  informi e scolorite macchie  sparse e senza nemmeno un passato galeotto a giustificarle. certo bisognerà sostituire i racconti del dopoguerra dei nostri e anche la storia di un tatuaggio può rapire e insegnare (in fondo comunque noi non siamo stati tanto capaci di star lontano dalle guerre nonostante tutto).
dal canto mio nutro il rammarico di una mancata Pantera Rosa adagiata melliflua sull'anca... forse va bene così.
(ma magari domani me lo faccio e se avrò la fortuna di avere un nipote con cui giocare a carte e che di tanto in tanto mi salterà sulla pancia seguendo il profilo del tattoo con le dita paffute, spero l'amerà quanto l'ho amata io)

2 commenti: